Lago paradisiaco di Ponikve nei dintorni di Buccari

Andando alla scoperta dell’entroterra di Buccari, non perdete l’occasione di visitare il fenomeno naturale di Ponikve e di conoscere le innumerevoli bellezze che troverete lungo il percorso di 8,5 km.
La passeggiata è corredata da pannelli istruttivi e insegne che presentano le curiosità del posto. Ci sono due punti di partenza indicati sulla carta.

Scoprite il raro fenomeno carsico del lago periodico che compare e scompare: una vera e propria magia ad opera della natura!
In primavera, o in periodi di piogge abbondanti, vivete l’esperienza unica di un’immersione tra alberi sommersi, casette dei cacciatori, sentieri ecc.
Scoprite più di 600 specie di un ricco mondo vegetale, e tra loro trovate pure l’unica Genista olopetala (Genista holopetala).
Conoscete il mondo animale, perché a Ponikve dimorano orsi, linci e lupi. Ma attenzione: potreste incontrare anche qualche serpente velenoso!
E, per finire, arrampicatevi su qualche punto alto e andate alla scoperta dei ruderi, delle tracce del passato che vi offrono vedute spettacolari!
IL LAGO CHE COMPARE E SCOMPARE
Il lago di Ponikve costituisce un raro fenomeno carsico di lago periodico che compare e scompare. Quando ci sono piogge abbondanti o quando si sciolgono le nevi, l’acqua inizia ad accumularsi nel carsismo sotterraneo per poi fuoriuscire in superficie, con tanto di mugghio, rumore e nebbia.

La valle verde – in cui vi trovate in questo momento – si riempie d’acqua, e in poche ore le case di Ponikve si ritrovano davanti un lago. Alcune volte, nel passato, è capitato di avere l’acqua addirittura alle porte di casa!
Il lago, che può essere profondo anche fino a 20 metri, costituisce un luogo paradisiaco per le immersioni.

In primavera, dopo lo scioglimento delle nevi, i sub si immergono tra alberi da frutta fioriti, ma anche casette di cacciatori, tralicci, sentieri e muri a secco. Tale fenomeno è di breve durata, perché sarà già il primo vento di bora a riportare l’acqua verso le sorgenti del Golfo di Buccari.

PIANTE MEDICINALI…DAPPERTUTTO!
100? 300? No. Ben 600 specie vegetali che vivono a Ponikve!
Dragutin Hirc (1853-1921), il famoso scienziato croato in servizio a Buccari, ha studiato nel dettaglio la botanica di queste terre, ammirando e meravigliandosi della ricchezza del mondo vegetale di Ponikve e dintorni.
Su un territorio relativamente ristretto, comprendente la dolina di Ponikve, i ripidi pendii dei coni carsici e le secche rocciose di Gradina, Vojsko, Učivac, Njigovina e Kičerina, vivono ben 600 specie vegetali. Tali specie convivono in una decina di comunità vegetali diverse ed ecologicamente varie: bosco, macchia, prato.
UNA SPECIE ENDEMICA CON UNO STRANO NOME
La direttiva europea sulla salvaguardia della natura (NATURA 2000 specie) ha annotato la Genista holopetala come una delle più importanti e più rare specie endemiche di questo territorio.
DIMORA DI GRANDI ANIMALI FEROCI
La Croazia è uno dei rari paesi europei dove ancor sempre dimorano tre grandi animali feroci. La loro presenza è indice dell’immensa ricchezza e del mantenimento dell’habitat.
Il lupo e la lince sono specie protette ed è proibito andarne a caccia, mentre l’orso bruno è pure una specie protetta ma può essere cacciato. Se al variegato mondo animale aggiungiamo pure i serpenti velenosi come per esempio le vipere (l’aspide o il marasso), ne consegue come la visita alla dolina Ponikve richieda anche una particolare attenzione!

TRACCE DI STORIA SULLE ALTURE
Lo sapevate che le alture sovrastanti Ponikve custodiscono un segreto storico-archeologico?
Arrampicandovi sulle alture di 350 e 471 metri sopra la dolina di Ponikve, a parte l’indimenticabile panorama troverete anche delle preziose tracce di storia risalenti fino a ben 4000 anni fa. Tali resti vengono di solito definiti “ruderi”. Dal momento che i loro primi abitanti erano i Liburni, antico popolo illirico marittimo, li chiamiamo anche ruderi “liburnici” e li possiamo trovare su tutto il territorio circostante Buccari.

Sono il più delle volte costruiti sulle alture, il che in passato rendeva possibile la comunicazione in situazioni di pericolo (di giorno mediante il fumo, di notte mediante il fuoco). I ruderi avevano una duplice funzione: erano degli abitati stabili ma anche dei rifugi per gli abitanti del circondario in caso di pericolo. Per la loro costruzione erano importanti due fattori: la vicinanza dell’acqua di sorgente o di una pozza, e possibilmente anche del terreno fertile nelle valli.